Il cittadino, quindi, in questa fase transitoria, dovrà procedere con la prenotazione della prestazione sanitaria in un tempo massimo di sei mesi dalla prescrizione, anziché di un anno.
La validità temporale non è retroattiva: solo le ricette prescritte dal 1° ottobre valgono 6 mesi, mentre le ricette emesse in precedenza mantengono la validità di 12 mesi.