Poco meno del 94 % (n. 199) si sta curando in ambito domiciliare, mentre si registra un ricovero ospedaliero per il 6,1% (n. 13), di cui il 30,8% (n. 4) dimesso nella medesima settimana di osservazione. Il dato si riferisce alle prestazioni erogate dalle strutture ubicate sul territorio dell’ATS Insubria, ad esclusione dell’ospedale FateBeneFratelli di Erba.
Gli indicatori ospedalieri non mostrano segni di sovraccarico del sistema sanitario territoriale. Nella settimana dal 20 al 26 settembre, negli ospedali pubblici, il tasso di occupazione dei posti letto di Area Medica per pazienti COVID-19 è stato del 5,2%, ben al di sotto della soglia di attenzione del 40%.
Si precisa che il ricovero in terapia intensiva di pazienti Covid positivi viene disposto presso gli ospedali hub individuati da Regione Lombardia (Ospedale Sacco, Ospedale San Matteo di Pavia, Ospedale di Mantova, Ospedale San Gerardo di Monza, Ospedale Policlinico Maggiore di Milano, Spedali Civili di Brescia, Ospedale San Carlo, Ospedale Niguarda, Ospedale di Bergamo).