Sono oltre 44.000 i pazienti diabetici nel territorio di Como con una prevalenza del 7,61% dei residenti e con una sensibile variabilità. I dati Istat 2022 analizzano la salute globale, mentre dallo studio in corso sta emergendo che c’è una forte correlazione tra la prevalenza del diabete con le malattie cardiache e con i determinati sociali, demografici e culturali della popolazione.
A questo si aggiungono altre informazioni che completano il quadro. Secondo l’indagine “Okkio alla Salute” condotta nel 2023 vi è un notevole aumento dell’obesità infantile nel territorio comasco. Hanno partecipato al progetto 493 bambini, di questi l’8,6% è obeso e il 13,3% è in sovrappeso. Tuttavia la Lombardia registra valori inferiori alla media nazionale sia per il sovrappeso sia per l’obesità (valore nazionale complessivo: 28,8%). “Rimane alto il livello di attenzione sul territorio in quanto comunque vi è stato un aumento considerevole tra una survey e l'altra, in particolare, dei casi di obesità”, sottolinea il direttore generale di ATS Insubria Salvatore Gioia.
Di questo si è parlato oggi a Como durante la conferenza organizzata da ATS Insubria con ASST Lariana e Comune di Como nell’ambito del progetto Cities for Better Health, programma internazionale promosso dall’University College London in collaborazione con lo Steno Diabetes Center danese, con il contributo non condizionato di Novo Nordisk. L’niziativa, in Italia coordinata dall’Health City Institute e da ANCI, è stata avviata a livello internazionale nel 2014 e vede il nostro paese capofila per numero di municipalità coinvolte (70) che rappresentano il 23% della popolazione.
L’evento è stato moderato dai proff. Michele Carruba e Livio Luzi dell’Università degli Studi di Milano, rispettivamente Coordinatore Esecutivo e Scientifico dell’Health City Institute per la Lombardia e dalla Dr.ssa Olga Disoteo, Coordinatrice del progetto Como Cities for Better Health. Tra i relatori è intervenuta anche Maria Antonietta Bianchi direttrice Igiene Alimenti e Nutrizione di ATS Insubria. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco del Comune di Como Alessandro Rapinese, del Presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia della Regione Lombardia, Emanuele Monti, del Direttore Generale di ATS Insubria Salvatore Gioia, del Direttore Generale di ASST Lariana Luca Filippo Maria Stucchi e del Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Como, Gianluigi Spata che insieme ad esperti e rappresentanti delle organizzazioni del terzo settore si sono confrontati sul tema del diabete urbano.
Con “diabete urbano” si vuole definire la malattia diabetica che riguarda le persone che vivono nelle città e nelle metropoli, ambiente che, come è ben dimostrato, influenza il modo in cui le persone vivono, mangiano, si muovono, tutti fattori che hanno un impatto sul rischio di sviluppare il diabete.
Abitudini e lavori sedentari, alimentazione sregolata ed eccessiva, scarsa o nulla attività fisica sono tra le caratteristiche della vita cittadina che favoriscono lo sviluppo di obesità e diabete di tipo 2.
Oggi, nelle città vive il 64 per cento delle persone con diabete, ma si tratta di un numero destinato a crescere. La principale arma a disposizione per frenare questa avanzata è la prevenzione, attraverso la modifica di quei fattori ambientali, educativi e culturali e sociali che la favoriscono.
Dalla direzione di ATS Insubria commentano: “Sono molte le collaborazioni attivate nell’ambito della rete territoriale con le istituzioni e con le SPS – Scuole che Promuovono Salute – per promuovere una sana alimentazione e attività di movimento, proprio per contrastare i fattori di rischio legati a obesità e diabete. Abbiamo avviato progetti di educazione alimentare, percorsi di attività fisica e campagne di sensibilizzazione rivolte a bambini, famiglie e comunità. Siamo quindi sulla buona strada e contiamo, con il nuovo anno, di ampliare ulteriormente la rete, coinvolgendo più scuole, pubbliche amministrazioni e realtà associative, per rendere la prevenzione un impegno quotidiano condiviso e capillare sul territorio. L’obiettivo è ridurre l’impatto delle malattie croniche e migliorare la qualità della vita dei cittadini, agendo sui determinanti sociali e culturali che influenzano la salute”.
"Como conferma il proprio impegno concreto sul tema dell’Urban Health e sulla collaborazione da garantire alla rete con cui stiamo lavorando attivamente nei campi della prevenzione e promozione della salute. Continueremo a investire in queste collaborazioni perché siamo consapevoli che il nostro contributo può sensibilizzare i nostri cittadini per ridurre l’impatto delle malattie croniche e migliorare la qualità della vita", dichiara Nicoletta Roperto vicesindaco di Como.
“L’obesità è una malattia cronica, complessa e multifattoriale in cui la predisposizione genetica si somma a fattori ambientali e scorretti stili di vita (alimentazione, sedentarietà) e tra le gravi conseguenze associate abbiamo il diabete di tipo 2. Entro il 2035 secondo la World Obesity Federation, il 51% della popolazione mondiale sarà obesa o sovrappeso, trasformando questa condizione in una vera epidemia. Va da sé che dobbiamo agire sulla prevenzione, sulla promozione dell’attività fisica e sull’educazione alimentare”, sottolinea la dottoressa Olga Disoteo ff dell'Endocrinologia, Diabetologia Dietetica e Nutrizione Clinica di Asst Lariana.
