L' Mpox - in precedenza monkeypox o vaiolo delle scimmie, è una malattia virale causata dal virus del vaiolo delle scimmie (MPXV) identificato per la prima volta negli esseri umani nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. La malattia è endemica da diversi anni in Africa centrale e occidentale, dove sono regolarmente segnalati dei focolai. A seguito dell’aumento nel continente africano, nelle ultime settimane, dei casi di infezione da MPXV di un ceppo del virus particolarmente aggressivo (clade 1b), l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato in data 14/08/24 lo stato di "Emergenza di salute pubblica internazionale”.
Secondo ECDC il rischio complessivo di contrarre Mpox per la popolazione generale europea è attualmente molto basso. Nel contesto europeo sono ad oggi da considerare a maggior rischio di infezione i soggetti rientranti da aree ad alta endemia e, nel caso di sviluppo di malattia da importazione, i loro contatti stretti /partners sessuali.
I sintomi del Mpox compaiono solitamente 6-14 giorni (fino a 21 giorni) dopo l'infezione e consistono in febbre, cefalea, mal di schiena, dolori muscolari e un'eruzione cutanea caratteristica (papule, vescicole e pustole), spesso con lesioni mucose (cavo orale) concomitanti. L'eruzione cutanea può diffondersi rapidamente in tutto il corpo entro tre giorni dalla comparsa dei primi sintomi e può associarsi a ingrossamento dei linfonodi o dolore e infiammazione rettale. Per la maggior parte delle persone, è una malattia lieve-moderata con guarigione entro 2-4 settimane.
Non sono esclusi, tuttavia, quadri più gravi di malattia, soprattutto in persone che presentino condizioni di salute precarie preesistenti o immunodepressione, nonché nelle donne in gravidanza e nei bambini.
La trasmissione interumana di questa malattia infettiva avviene attraverso i contatti sessuali con una persona infetta o il contatto fisico diretto pelle a pelle con le lesioni cutanee infette. Il contagio può avvenire anche attraverso il contatto con la saliva -contatto bocca a bocca- o esposizione respiratoria ravvicinata e prolungata - contatto faccia a faccia.
L’infezione può essere inoltre trasmessa anche attraverso il contatto con biancheria, indumenti o superfici contaminati dalle secrezioni del malato.
Sorveglianza dei casi e dei contatti: il servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità di ATS prende in carico tempestivamente le segnalazioni inoltrate dai medici all’atto del sospetto o della diagnosi di malattia Mpox per eseguire l’inchiesta epidemiologica al fine di tracciare i contatti stretti a rischio e mettere in atto le misure di contenimento del contagio in comunità. I casi sospetti o confermati devono osservare un periodo di autoisolamento fino alla guarigione clinica, come previsto dalla Circolare Ministeriale del 2 agosto 2022.
Inoltre, ai contatti stretti di un caso confermato di Mpox - partner sessuali, familiari, etc. - è offerta la vaccinazione che, ad oggi, è somministrata presso i Centri IST delle ASST. Al momento attuale, le indicazioni ministeriali non prevedono l’effettuazione di una campagna di vaccinazione estesa alla popolazione generale.
I Centri IST delle ASST rappresentano il riferimento specialistico per eventuali necessità di consulenza e per attivare le indagini diagnostiche in caso di sospetto.
Centri IST – Infezioni Sessualmente Trasmissibili regionali
Info e approfondimenti
- Ministero della Salute – Malattie Infettive
- ISS - Istituto Superiore di Sanità
- WHO – World Health Organization - Monkeypox - Key facts
- ECDC - European Centre for Disease Prevention and Control -Monkeypox multi-country outbreak