Il progetto “Laboratorio Analisi: istruzioni per l’uso” è nato dalla collaborazione, nell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro, della struttura del presidio canturino con la classe  5G1- indirizzo di Grafica e Comunicazione dell’I.S.I.S. “Paolo Carcano”. I pannelli sono stati finanziati dalla BCC - Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù

 

Dal 21 maggio 2018 gli utenti dei Punti Prelievo del presidio Sant’Antonio Abate di Cantù e del Poliambulatorio di via Napoleona a Como saranno guidati dai fumetti realizzati dagli studenti dell’I.S.I.S. Setificio “Paolo Carcano” grazie al progetto “Laboratorio Analisi: istruzioni per l’uso”.

Nelle due strutture sono stati collocati undici pannelli con le info-grafiche progettate dagli alunni della classe 5G1- indirizzo di Grafica e Comunicazione che spiegano, con l’aiuto del “cicerone” Rino, come prendere il ticket per mettersi in fila, conferire i materiali biologici e prepararsi al prelievo. I fumetti ricordano anche che è possibile prenotare il prelievo online con lo “Zerocoda” e che l’Asst ha predisposto lo strumento Infolab, consultabile sul sito www.asst-lariana, che riporta le informazioni in più lingue per la raccolta, la conservazione e la consegna dei campioni.

La cartellonistica, finanziata da BCC – Cassa Rurale e Artigiana di Cantù, è stata disegnata dagli studenti Federico Bellotti, Federica Dotti e Samuele Izzo con il coordinamento del professor Giuseppe Vigliotti, oggi insieme alla vicepreside Maristella Galeazzi e del personale sanitario del Laboratorio nell’ambito dell’Alternanza Scuola – Lavoro. Il progetto è stato presentato stamattina a Cantù alla presenza anche di Giuseppe Catanoso, primario dell'U.O. Patologia Clinica - Laboratorio Analisi, di Enrico Minotti, responsabile del Laboratorio Analisi del presidio di Cantù, della collega Silvia Bartesaghi, e di Angelo Porro, presidente della Cassa Rurale di Cantù.

 

 “E’ stato particolarmente stimolante lavorare con questa classe perché i ragazzi hanno da subito dimostrato particolare interesse e attenzione al lavoro proposto, probabilmente in quanto fuori dagli schemi canonici dei progetti di Alternanza Scuola-Lavoro e  riguardante un tema inusuale per la loro formazione scolastica”, ha sottolineato Enrico Minotti, responsabile del Laboratorio Analisi del Sant’Antonio Abate, che insieme alla collega Silvia Bartesaghi ha ideato il progetto.

E questo interesse si è tradotto in una particolare motivazione a svolgere in maniera attenta e partecipata la fase di preparazione dei cartelloni, inizialmente su computer, e successivamente nella realizzazione vera e propria.

Come ha ricordato la dottoressa Bartesaghi, sono stati organizzati incontri per chiarire gli obiettivi del lavoro, sopralluoghi alle sale prelievi di Cantù e di Como e visite a scuola per seguire la realizzazione del progetto. “Ci ha stupito – ha concluso Minotti - in particolare la rapidità con cui i ragazzi hanno inteso quello che si richiedeva loro e l’attenzione manifestata durante le fasi operative, segno certo di un coinvolgimento che ha portato a questi risultati, meritevoli dell’attenzione che oggi viene ricevuta. Un ringraziamento va al professor Vigliotti e alla dottoressa Bartesaghi, che hanno svolto funzione di cerniera tra la nostra amministrazione e l’istituto scolastico. Oltre che al rag. Porro, che ha permesso la realizzazione del lavoro, grazie al contributo elargito dalla Banca di Credito Cooperativo, fondamentale per realizzare il progetto”.

 

La progettazione

“L’attività – ha spiegato il professor Vigliotti - si è sviluppata all’interno di un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro che ha coinvolto tutta la classe divisa in gruppi”. Dalle sette proposte presentate sono stati selezionati gli elaborati del team formato dai tre ragazzi.

“L’esperienza, oltre ad aver consolidato la capacità di lavorare in équipe, ha offerto agli studenti l’opportunità di affrontare un tema comunicativo non usuale, cimentandosi nel dare una risposta efficace sia alle esigenze dell’azienda che a quelle dei cittadini, per rendere più agevoli sia la fornitura che la fruizione di un servizio ospedaliero fondamentale di cui tutti fanno esperienza”, ha specificato il docente.

Per raggiungere questi obiettivi i ragazzi hanno scelto un linguaggio grafico essenziale, “fumettoso”, accattivante e lievemente ironico, che attirasse l’attenzione del pubblico su argomenti molto seri con un approccio “leggero”, quasi ludico. “Ringraziamo in particolar modo il dottor Minotti e la dottoressa Bartesaghi che hanno seguito la realizzazione del progetto, con l’augurio di poter rinnovare la collaborazione tra la nostra scuola e l’azienda socio sanitaria in occasioni future”, è l’auspicio di Vigliotti.

Le info-grafiche sono state stampate su forex grazie al contributo di BCC - Cassa Rurale. “Ringrazio il dottor Minotti – ha detto Angelo Porro, presidente dell’istituto di credito - per l'opportunità offerta alla Banca di dimostrare, una volta di più, che non sono soltanto i grandi interventi a qualificare l'operato degli Enti e delle Istituzioni del territorio, ma anche le tante piccole cose utili a migliorare un servizio rivolto alla popolazione. Il coinvolgimento dei giovani studenti dà ancora più valore a questa iniziativa e al sostegno offerto dalla Cassa Rurale di Cantù”.

 

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