Il Dermatologo Motolese e il chirurgo plastico Valdatta organizzano un convegno per sensibilizzare su una forma tumorale in aumento, ma spesso sottovalutata.
La popolazione anziana è in aumento, grazie all'allungamento dell'aspettativa di vita.
Con l'età, però, si accompagnano diverse patologie, spesso croniche, che la medicina è in grado di compensare piuttosto bene.
Il rischio, però, è che la gestione di queste comorbidità porti a trascurare altre patologie che possono sembrare meno rilevanti ma che hanno una natura maligna e che, alla lunga, possono portare a conseguenze molto incisive, sia sul tipo di trattamento chirurgico e terapeutico che richiedono, sia sulla qualità della vita che ne deriva.
E' il caso, in particolare, dei tumori maligni del volto nei pazienti anziani, di cui si sta registrando una sempre maggiore rilevanza clinica.
"Per tumori cutanei 'non melanoma' (NMSC=Non Melanoma Skin Cancer) si intendono tutte le neoplasie non costituite da melanociti, ovvero da cellule pigmentate melanomatose. - spiega il dott. Alberico Motolese, Direttore della Dermatologia Varesina - Tutti i tumori non melanoma hanno subito un notevole aumento di frequenza negli ultimi decenni, e fra questi gli epiteliomi basocellulari (chiamati anche basaliomi) hanno raggiunto una incidenza variabile da 70 fino ad 800 nuovi casi per 100 000 abitanti ogni anno. I basaliomi rappresentano dunque circa l'80% di tutti i casi di NMSC, e si stima che in USA siano diagnosticati circa 1.4 milioni di casi ogni anno, rendendo questi tumori la forma più frequente di cancro della cute. L'incidenza in aumento è stata riportata sin dal 1960 dalla letteratura dermatologica, valutabile intorno al 2% annuo, in relazione alle zone geografiche ove le persone sono più esposte alle radiazioni solari".
Purtroppo, questi tumori, che colpiscono in gran parte gli anziani, proprio perché la loro pelle per più anni è stata esposta al sole, vengono spesso trascurati o diagnosticati e quindi trattati tardivamente.
"Capita che in un paziente anziano la Medicina si concentri innanzitutto nel trattamento e nella gestione delle patologie croniche principali, come quelle cardiache e metaboliche, - spiega il Prof. Luigi Valdatta, Responsabile della Chirurgia plastica dell'Ospedale di Circolo - trascurando o dedicandosi tardivamente a problematiche che all'inizio possono effettivamente apparire minori, ma che poi, con la prosecuzione della vita, acquistano sempre maggiore dignità clinica, sino a configurarsi come delle vere e proprie emergenze sanitarie a carico di una popolazione per definizione già più debole e sempre più spesso sprovvista di supporti socio assistenziali e familiari".
Ecco quindi spiegata la ragione principale del convegno che si svolgerà sabato 22 aprile, nell'Aula Michelangelo dell'Ospedale di Circolo, di cui si allega il programma e per il quale sono già aperte le iscrizioni.
L'evento, diretto proprio dal prof. Luigi Valdatta e dal dott. Alberico Motolese, si rivolge innanzitutto ai Medici di Medicina generale, per sensibilizzarli su questo tipo di patologie e per cercare di inquadrarne le più opportune dinamiche terapeutiche ed assistenziali.