Sono state circa 200 le persone che hanno partecipato alla giornata dedicata al progetto “Invecchiamento attivo. Il gioco delle bocce”, promosso da ATS Insubria in collaborazione con Regione Lombardia e FIB Federazione Italiana Bocce, che ha utilizzato il gioco delle bocce come strumento a favore della salute dei cittadini, riconoscendone la funzione sociale anche in termini di inclusione per una longevità consapevole.
Una giornata di festa, ospitata da Villa Puricelli, che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni e ha coinvolto oltre 50 anziani di una decina di RSA e una squadra di ANFASS che si sono affrontati in un torneo di bocce tra le strutture.
Presenti all’evento anche Giancarlo Giorgetti Ministro dell'Economia e delle Finanze, Attilio Fontana Presidente Regione Lombardia, Salvatore Pasquariello Prefetto di Varese, Marco Magrini Presidente della Provincia di Varese, Federica Picchi Sottosegretario ai Giovani ed allo Sport in Regione Lombardia, Emanuele Monti Presidente Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia di Regione Lombardia, Giuseppe Carcano direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Varese. Per ATS Insubria sono intervenuti Enrico Tallarita direttore socio-sanitario con Sara Gambarini direttore del Dipartimento PIPSS, mentre per Villa Puricelli Maurizio Di Muro Presidente dell’RSA.
Special Guest della mattinata Dino Meneghin che, intervistato da Gianluca Rossi, ha rilasciato un’importante testimonianza di cosa significhi invecchiamento attivo. Tra i presenti anche Memo Remigi, giocatore di bocce che ha intrattenuto i presenti e premiato i vincitori del torneo con Meneghin. Per il torneo sul podio: al terzo posto La Residenza di Malnate, al secondo Villa Puricelli di Bodio e al primo Fondazione Bernacchi di Gavirate.
“Oggi è stata una giornata particolarmente significativa che ha rappresentato un'importante occasione di incontro e condivisione – dicono dalla direzione di ATS Insubria -. L’evento ha voluto valorizzare un percorso che, sin dalle sue prime fasi, si è posto l’obiettivo di migliorare il benessere psico-fisico degli anziani, mettendo al centro i loro bisogni attraverso un’attività tanto semplice quanto efficace: lo sport e in particolare il gioco delle bocce. Questa disciplina, profondamente radicata nella nostra tradizione locale, è stata riscoperta e reinterpretata come strumento di promozione del movimento, della socializzazione e dell’inclusione. In un contesto di questo tipo, la presenza di giovani in un momento di festa e condivisione conferma anche il valore del progetto come esperienza intergenerazionale e dimostra quanto sia possibile creare ponti tra mondi apparentemente lontani, generando nuove opportunità di dialogo, confronto e crescita reciproca. A nome di tutti gli organizzatori, desideriamo ringraziare le strutture partecipanti, gli operatori, i delegati provinciali della FIB, le famiglie, i rappresentanti delle realtà associative locali e le autorità che, con la loro presenza e il loro contributo, hanno reso possibile il raggiungimento di questo significativo traguardo. Il loro impegno ha permesso non solo di ridare vita a una tradizione sportiva del nostro territorio, ma anche di costruire le basi per un futuro in cui rispetto e partecipazione siano i valori fondanti di ogni iniziativa rivolta alla comunità”.
A chiudere la mattinata la premiazione dei partecipanti al torneo e un momento di consegna dei riconoscimenti agli operatori che hanno seguito gli anziani durante tutti i 12 mesi di progetto. Infatti, grazie al supporto della FIB che è intervenuta con il proprio know-how, sono stati offerti ad alcuni dipendenti delle RSA dei percorsi formativi per fornire competenze e capacità di carattere tecnico-sportivo. Una volta conclusi, all’interno delle 20 strutture coinvolte tra Varese e Como si è dato il via alle attività laboratoriali: spiegazione delle regole, allenamenti ma anche la realizzazione di mini-torneo che hanno coinvolto gli ospiti, i loro familiari e alcune persone del territorio per promuovere la conoscenza tra diverse generazioni. “Invecchiamento attivo. Il gioco delle bocce”, nato da un protocollo di intesa tra Regione Lombardia e FIB, ha visto la realizzazione di numerose attività con tornei locali realizzati anche in partnership con tutti gli enti - come Associazione Sportive Dilettantistiche e bocciodromi - che in questi mesi hanno sposato il progetto.