Un vettore è un organismo vivente che trasmette un agente infettivo da un animale infetto all’uomo o a un altro animale.
Le zecche: tutto quello che c’è da sapere
Le zecche, ormai diffuse in tutto il mondo, si nutrono del sangue di numerose specie animali. La puntura di questi parassiti – che potrebbero essere infetti a causa di agenti microbici - non è dolorosa e non causa prurito, ma è all’origine della possibile trasmissione di malattie.
Le specie più diffuse e rilevanti da un punto di vista sanitario, sia in Italia che in Europa, sono Ixodes ricinus, la zecca dei boschi e Rhipicephalus sanguineus, la zecca del cane. L’incidenza è ridotta in Italia, ma il cambiamento climatico in atto potrebbe aumentare non solo la diffusione della specie anche nei nostri territori, ma anche estendere il periodo annuale in cui l’uomo rischia maggiormente l’esposizione.
Prevenzione e Protezione
È pertanto buona norma, quando si frequentano aree rurali o boschive, dotarsi di abbigliamento e comportamenti adeguati generalmente consigliati come scarpe chiuse, abiti di colore chiaro, maglia a maniche lunghe preferibilmente infilata dentro i pantaloni, meglio se lunghi con le estremità infilate dentro calze/calzettoni e cappello o copricapo.
Si suggerisce inoltre l’uso di repellenti per insetti, di camminare al centro dei sentieri, di non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta e non sedersi direttamente sull’erba.
In ogni caso al rientro da aree che potrebbero essere interessate dalla presenza di zecche è buona norma eseguire un attento esame visivo e tattile della propria pelle e dei propri indumenti per rimuovere i parassiti eventualmente presenti, inoltre, scuotere eventuali panni che siano stati stesi sull’erba.
Si raccomanda infine di trattare gli animali domestici – cani - con prodotti repellenti contro i parassiti esterni - collari, spot-on.
In caso di partenza per zone a rischio si consiglia di accedere agli ambulatori di medicina dei viaggi delle ASST per valutare la necessità dell’esecuzione della vaccinazione anti encefalite da zecche, offerta in co-pagamento. Per prenotazione vedasi i siti istituzionali delle ASST, sezione ambulatorio viaggiatori internazionali.
Come intervenire in caso di puntura
Se individuate sulla pelle, le zecche vanno rimosse al più presto, con il supporto di personale sanitario. Nel caso in cui non sia possibile l’intervento di una figura specializzata, la zecca può essere estratta afferrandola con una pinzetta il più possibile vicino alla cute senza schiacciarla, ruotandola delicatamente più volte per estrarla e evitando di romperla. Bisogna sorvegliare la puntura anche se asintomatici. Se nelle 4-5 settimane successive all’estrazione si avverte uno stato di malessere, come febbricola o mal di testa, è indicato rivolgersi al medico curante.
Indicazioni regionali
Regione Lombardia ha recentemente approvato un piano di controllo delle zecche che, una volta asportate, vanno consegnate ai Distretti Veterinari più vicini. Si richiede la collaborazione della popolazione coinvolta per il conferimento delle zecche rimosse e per la compilazione della scheda allegata a piè di pagina.